sabato 12 gennaio 2008

Tempi di Pace

Tempo di grande pace per l’Impero di Axantis. Sul trono siede l’imperatore Solfami, Elfo Noble appartenente ad un'importante dinastia.
Dopo i tumulti per la divisione del Granducato di Dedalus nei due Granducati di Dedalus An e Dedalus Bet, niente sembrava minacciare la vita dell’Emisfero Est. Tuttavia, i sogni irrequieti che da tempo l’imperatore vedeva nelle sue notti ed altri strani presagi misteriosi nei territori dell'Impero indussero le alte cariche del Consiglio degli Elementi ad indagare su di essi per scoprirne la causa.
Venne mobilitata tutta la saggezza del Tempio Bianco, gestito dal potetene mago Uran, mezz’elfo delle zone della Grande Quercia, e molto tempo venne adoperato per lo studio degli strani presagi e per acquisire le giuste conoscenze ad interpretare ogni fenomeno.
Passarono gli anni, fino a quando un'agghiacciante verità trapelò guardinga dai Tomi magici delle librerie di Nalis, Dio del Tempo. Il Mana presente su tutta la superficie dell’Emisfero Est, risultava molto alterato.
Nessuno ebbe la benchè minima idea di come ciò fosse potuto accadere e la notizia dilagò come i cerchi di un sasso buttato nelle acque tranquille di un lago, generando paura e timore tra i Saggi Imperiali. Addirittura la Zona Interdetta, regione nebbiosa a cui era misterioramente impoedito l'accesso da autorità imperiali, si era estesa nell'ultimo periodo, arrivando a coprire la cittadina evacuata di Husier.
La spiegazione ufficiale, data dal Gran Consigliere Malak, membro del Tempio di Dodger, Dio della Vita, fu quella che lo sbalzo nell'equilibrio del Mana era stato provocato dalla costruzione di nuovi templi attorno alla zona della capitale e del Granducato di Axantis, di origine e ubicazione ignota.
Spiegazione improbabile e incompleta che non convinse l’opinione pubblica, che restò dubbiosa e spaventata, facile preda di nuovi allarmismi e false dicerie.
Dalle Isole di Siael però, giunse un'enigmatica notizia: erano stati osservati osservati, negli ultimi anni, grandi spostamenti di Mana inconsueti, e le sue conseguenze si celavano dietro apparenti fenomeni naturali: temporali venuti dal nulla, enormi tempeste che spazzavano il mare e le Isole dei Mari Interdetti. Venivano a crearsi, addirittura, fiumi di Mana: grandi correnti di energia che attraversavano l’Impero da parte a parte. Facile pensare di poter scoprirne fonte e foce di codesti movimenti seguendoli, in quanto essi erano affiancati da identiche correnti, di colore violaceo, che seguivano e deviavano a lor piacimento il loro corso. Ma il compito si rilevò più difficile del previsto, ed i Dracoidi incaricati a scoprirne le caratteristiche si imbattevano in misteri innaturali, improvvise scomparse dei fiumi di mana o perfino, la scomprsa di questi ultimi nel momento in cui essi erano davvero vicini ad individuarne le cause. Spostamenti senza senso, nuovi movimenti nel grande cerchio della magia, tutto ciò indsse i saggi di tutto l’emisfero a cercare spiegazioni riguardo nuovi figuri che, simili a viandanti e a vagabondi, venivano trovati a volte vicino le zone in cui scompariva o partiva il mana. Solo essi infatti erano l'unico anello di congiunzione tra le stranezze della Magia e ciò che stava accadendo sui territori dell'Impero. Ma anche quest'ultima possibilità si rivelò un buco nell'acqua: gli uomini e gli esseri arrestati, interrogati, si rivelavano essere semplici e comuni cittadini, il più delle volte in stato confusionale o con brevi perdite di memoria che non portavano ad alcuna spiegazione.
Finalmente, una prima risposta venne dal Tempio dei templari di Nalis, An Tim, i cui ministri erano stati in grado di scoprire le tracce di un antichissimo culto, esistente agli albori delle due ere e poi scomparso. Corrupto, la divinità venerata da questo arcaica Religione, era raffigurato come un occhio violaceo, spesso nascosto da nuvole di sangue o da altre strane figure.
I saggi dell’emisfero si limitarono all’arresto dei vagabondi ed al controllo ferratissimo della Magia, senza riuscire a risolvere il problema dell'alteramento del Magicka (la parte fruibili da Maghi, Sacerdoti et affini del Mana).

In realtà, il culto di Corrupto aveva ripreso vita nell’Isola Granducato di Mamorik, in cui, il suo Gran Sacerdote Hermion, preparava la Grande Guerra ai danni dei popoli dell'Impero. Corruzione ed Inganno erano di fatto i pilastri del culto dell’Occhio Viola, che, grazie ai suoi poteri, era in grado di elargire, e non solo ai suoi fedeli, una sorta di scambio di favori con conseguente presa di possesso della persona interessata, nel momento in cui ella veniva richiamata per pagare il suo debito con il Dio. Chissà in una guerra quante persone avrebbero invocato il suo diabolico aiuto!
Hermion aveva scoperto, da libri appartenenti addirittura a Mamorik il Diavolo, antico sovrano del GranDucato in lotta con il potere centrale dell'Imperatore, l'esistenza di un antico portale situato vicino la città di Celestia, specchio tra il nostro mondo ed un pianeta chiamato “delle Bestie”, in cui abitavano feroci e selvagge creature autoctone. Il gran Sacerdote nutriva la speranza di usarle come tremende macchine da Guerra, per la volontà e la Gloria del proprio Dio. Cercò quindi di acquisire sempre più potere per riuscir finalmente ad aprire il portale, e tramite i suoi Sacerdoti cominciò a fissare le basi del Culto in tutti i Gran Ducati. I ministri del Tempio dell'Occhio Viola infatti, da vagabondi e mendicanti giravano per tutto l'emisfero di Xantis compiendo opere per il loro Dio e reclutando fedeli e soldati tra le classi più misere e sfiduciate dell'Impero.

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